Arrivano in troppi e quelli sbagliati!
I ticinesi subiscono in pieno il fallimento totale della politica d’asilo. I costi stanno esplodendo e la criminalità sta assumendo proporzioni sempre più minacciose. Quando si sveglierà il resto della Svizzera?
La Svizzera è nota per la sua grande tradizione umanitaria di accoglienza delle persone che fuggono da situazioni di guerra dal loro Paese d’origine. Questo principio non significa tuttavia accogliere tutti indistintamente in virtù di un falso buonismo. Eppure, purtroppo oggi è proprio così. E lo vediamo soprattutto noi in Ticino. I costi creati dall’abuso di asilo – e con essa criminalità. – stanno esplodendo.
È agli occhi di tutti: arrivano infatti molte persone sbagliate, molti dei richiedenti sono criminali, pretenziosi, impertinenti e violenti – tutt’altro che grati. La Polizia è continuamente costretta ad intervenire per furti, liti, risse, scippi, stato di ubriachezza e schiamazzi, senza contare episodi di molestie e di abuso sessuale, anche ai danni di minorenni.
Ci vogliono regole chiare
Questi fatti hanno creato ingenti costi, che la Confederazione non copre interamente – e a pagare sono ancora i contribuenti ticinesi. Invece di fare “passeggiate domenicali” al Centro asilanti in Ticino, il Consiglio federale dovrebbe creare delle regole precise: basta soldi ai migranti per acquistare alcool! Chi delinque e crea disordini deve restare confinato nel Centro di accoglienza senza poter uscire, in attesa di essere espulso in tempi brevi! Chi ha già un decreto di espulsione dev’essere espulso immediatamente!
Mi auguro che la situazione in Ticino sia un campanello d’allarme per tutta la Svizzera, poiché quello che ora succede qui, poi succederà anche oltralpe!