Giornale del partito UDC-Parlar chiaro gennaio 2024

Berna vuole consegnare la Svizzera all’UE

Il Consiglio federale continua a fare carte false per sottometerci all’UE: presenta nuovamente un accordo quadro contenente diritto e giudici dell’UE parlando eufemisticamente di una “soluzione pacchetto”. La maggioranza di centro-sinistra vuole usurpare la popolazione svizzera.

Poco prima di Natale, il Consiglio federale ha rivelato il segreto: vuole concludere un nuovo mandato negoziale con l’UE. Secondo il Consiglio federale, l'”obiettivo principale” è quello di “stabilizzare e sviluppare ulteriormente la via bilaterale” a lungo termine.

La tempistica e la formulazione dimostrano che il Consiglio federale e gli altri partiti procedono con la loro politica disonesta in tema di rapporti con l’UE. Naturalmente, si è evitato di toccare il tasto dei rapporti con l’UE prima delle elezioni del 22 ottobre 2023 per non permettere all’UDC di tirare acqua al suo mulino… Poi il ministro degli Esteri Ignazio Cassis ha atteso la sua traballante rielezione a dicembre. Ora sono tutti pronti all’attacco.

Il popolo non vuole un trattato di sottomissione
Come promemoria: nel 2021, il Consiglio federale ha interrotto i negoziati con l’UE a causa di importanti divergenze su singoli dossier come la protezione dei salari, gli aiuti statali, la linea dell’Unione per la cittadinanza, ecc. Tra l’altro, queste questioni non sono ancora state risolte. Ma soprattutto, già nel 2021 l’UDC ha criticato il fatto che il Consiglio federale non abbia chiarito con l’UE il motivo principale della sua resistenza, ossia il fatto che la Svizzera avrebbe dovuto adottare il diritto europeo e che la Corte di Giustizia dell’UE avrebbe il potere decisionale nelle controversie. In altre parole: diritto straniero e giudici stranieri per la Svizzera. Mai, ma mai potremo accettare un tale trattato coloniale con l’UE.

Non è cambiato nulla. La maggioranza del Consiglio federale e anche del Parlamento sono sempre pronti ad abolire la democrazia diretta e ad usurpare il popolo svizzero. Ma non lo si dice, invece si porta avanti negoziati su questioni collaterali per poi vantarsi di presunti “successi”. Diventa sempre più probabile che il popolo potrà evitare questo trattato coloniale unicamente con un referendum popolare.

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