Sia il Tagesanzeiger che la NZZ titolano che il presidente dell’UDC Marco Chiesa vorrebbe obbligare gli infermieri a vaccinarsi. Questa affermazione è falsa e non è stata fatta da Marco Chiesa. In realtà Marco Chiesa ha richiamato l’attenzione sulla diminuzione massiccia dell’efficacia protettiva dei vaccini.
In un’intervista al Tagesanzeiger del 16 novembre, Marco Chiesa ha dichiarato chiaramente di essere contrario a un obbligo generale di vaccinazione. Per chi ha a che fare con persone vulnerabili, tuttavia, la vaccinazione avrebbe un certo senso. Ma i test sarebbero ancora più sicuri, visto che le persone vaccinate risultano essere comunque contagiose. Il Tagesanzeiger ha in seguito titolato l’intervista in questo modo: “Il leader dell’UDC esige la vaccinazione obbligatoria per il personale infermieristico”. Fake news che la NZZ ha poi diffuso senza esitazione alcuna.
In realtà, Marco Chiesa si è pronunciato a favore di un aumento dei test. Alla base di questa dichiarazione ci sono i risultati di un nuovo studio svedese, che dimostra che i vaccini di Pfizer, Moderna e AstraZeneca perdono significativamente la loro efficacia protettiva già dopo sei mesi.
“Il Consiglio federale e l’Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP), rendendo obbligatorio il certificato covid, danno alla popolazione un falso senso di sicurezza”, dichiara Marco Chiesa. La vaccinazione è un supporto contro i decorsi gravi. Tuttavia, poiché l’efficacia protettiva della vaccinazione diminuisce considerevolmente nel tempo, il certificato non rappresenta una garanzia di non essere contagiati o di non contagiare gli altri. “Gli unici mezzi che possono portare un certo grado di sicurezza, soprattutto nelle strutture sociosanitarie, sono i test regolari”, ribadisce Chiesa. “Se il Consiglio federale e l’UFSP si preoccupassero davvero di proteggere i gruppi a rischio, decreterebbero l’obbligo di test per tutti coloro che lavorano in queste istituzioni e offrirebbero nuovamente i test alla popolazione – vaccinata e non – gratuitamente.”