Comunicato stampa

Fine del regime di delega: il Consiglio federale deve porre fine alla situazione particolare con effetto immediato

L’UDC è lieta che il Consiglio federale stia finalmente abolendo la maggior parte delle restrizioni – in particolare il requisito discriminatorio del certificato. Secondo l’UDC, anche l’obbligo di indossare la mascherina sui trasporti pubblici deve essere revocato immediatamente. Lo stesso vale per la situazione particolare – il Consiglio federale deve porvi fine e restituire ai Cantoni le loro competenze e alla popolazione i suoi diritti fondamentali. Inoltre, la politica pandemica del Consiglio Federale deve essere sottoposta a un’indagine approfondita.

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Con grande ritardo, ma almeno in modo abbastanza completo, il Consiglio Federale sta mettendo fine alle misure Covid, in gran parte arbitrarie, discriminatorie e inutili. Un passo che era atteso da tempo. Soprattutto, l’obbligo discriminatorio del certificato nei ristoranti, nelle strutture culturali e di svago avrebbe dovuto essere revocato molto tempo fa, dato che questa misura non ha chiaramente impedito la diffusione del virus. Lo stesso vale per l’obbligo di indossare la mascherina sui transporti pubblici. Per l’UDC, anche questa imposizione dovrebbe essere abolita immediatamente.

È del tutto incomprensibile che il Consiglio federale non ripristini l’ordinamento giuridico svizzero continuando ad attenersi alla situazione particolare. Evidentemente non vuole abbandonare volontariamente il suo regime di poteri plenipotenziari. Con la variante omicron, il decorso della malattia è lieve nella grande maggioranza dei casi. Il sistema sanitario è tutt’altro che sovraccarico. Pertanto, la situazione particolare non può più essere giustificata e dovrebbe quindi essere revocata immediatamente. Se necessario, i Cantoni sono perfettamente in grado di prendere da soli le misure appropriate.

L’UDC esige anche un’indagine completa sulla politica pandemica del Consiglio federale. Da un lato, perché il danno causato alla società e all’economia dalle misure largamente arbitrarie e discriminatorie del Consiglio federale è immenso. D’altra parte, una rivalutazione è necessaria affinché si possano trarre lezioni per superare le crisi future. La catastrofe in correlazione a una carenza di elettricità in Svizzera si profila già nei prossimi anni.

 
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