Lo smantellamento della democrazia diretta è in corso – svegliamoci!

Le imprese e gli Stati non affondano mai nei periodi difficili, bensì in quelli troppo fausti, perché la pigrizia e l’autosoddisfazione li aspettano al varco. Ecco il grande pericolo e ciò che mi fa più paura – non solo nello Stato svizzero, ma anche nell’UDC.

Christoph Blocher
Christoph Blocher
ex-Consigliere nazionale Herrliberg (ZH)
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I. Pigrizia e autosoddisfazione
Lo so, il mondo occidentale e in particolare la Svizzera vivono attualmente un’alta congiuntura.

Ma «niente è più difficile da sopportare di una serie di buone giornate». La spensieratezza è fonte di preoccupazione.

Ecco perché molte persone in età matura si chiedono con preoccupazione a cosa ciò ci porterà. Cosa sarebbe successo 75 anni fa – nel 1943 – se allora avessimo avuto un Consiglio federale debole come quello di oggi? Se avessimo avuto dei partiti politici totalmente sprovvisti di princìpi come quelli di oggi?

II. La via verso l’abbandono della democrazia svizzera
Constatiamo che, purtroppo, la nostra classe politica vuole, per egoismo e mania di grandezza, abbandonare alla leggera i pilastri che hanno fatto la forza del nostro paese: l’indipendenza, la democrazia, la libertà.

Subdolamente e attuando in sordina un colpo di Stato, la classe politica si accaparra di un potere che appartiene al popolo. Come dei piccoli dittatori, questi individui cercano di privare del loro potere le cittadine e i cittadini, tutte le Svizzere e gli Svizzeri, come pure i cantoni.

Signore e Signori, questi ambienti cercano di togliere il diritto di voto ai cittadini del loro paese per offrirlo ai funzionari di Bruxelles. Ecco perché vogliono un accordo-quadro con l’UE. Adesso lo chiamano «accordo d’accesso al mercato UE», mentre che l’unica denominazione onesta sarebbe « accordo sulla soppressione della democrazia svizzera».

III. Neutralizzare la volontà del popolo
Signore e Signori, queste perfide manovre sono palesi; già oggi, la volontà del popolo, principale ostacolo sulla via dell’adesione all’UE, la volontà del sovrano che vuole arrestare l’immigrazione di massa, sono sistematicamente eluse, disprezzate, neutralizzate. I tre poteri dello Stato – l’esecutivo, il legislativo e il giudiziario – si stanno accordando per sopprimere il diritto di voto dei cittadini.

Stanno attuando un colpo di Stato. Essi violano gravemente la Costituzione federale. Anche i giudici federali hanno ignorato la Costituzione federale invertendo una giurisprudenza di vecchia data e dando la priorità al diritto internazionale e ai giudici stranieri nei confronti del diritto svizzero – con la conseguenza che le cittadine e i cittadini svizzeri sono privati dei loro diritti politici. Dei giudici federali così non sono accettabili per il nostro paese.

Proseguirà, dunque, la politica distruttiva d’immigrazione? La Svizzera non deve più avere il diritto di espellere dei criminali stranieri pericolosi, a causa del diritto internazionale? La Svizzera deve accettare, se passa l’accordo-quadro con l’UE, dei camion di 60 tonnellate sulle sue strade, senza che il popolo possa dire la sua? Deve introdurre un’IVA al 15% perché l’UE ritiene che ciò sia conforme alle esigenze del suo mercato interno? O le banche cantonali saranno proibite da un decreto dell’UE? Idem per le assicurazioni immobiliari? Vogliamo rafforzare ancora di più i diritti degli stranieri in Svizzera? Vogliamo ancora più stranieri? Ancora più approfittatori delle nostre assicurazioni sociali? Ancora più disoccupati?

E tutto ciò perché ci avranno privato del nostro diritto decisionale!

No, Signore e Signori, non accettiamo tutto questo ed è nostro dovere impedirlo.

Noi non siamo membri di questo sindacato ostile alla democrazia.

IV. «Svegliati, mia cara Svizzera!»
Signore e Signori, non c’è nulla di nuovo sotto il sole. Ci siamo già passati.

Come nel 1992, si tratterà ancora una volta di salvare il diritto di voto delle cittadine e dei cittadini. Ci`o comincerà al momento delle elezioni, quando si dovranno eliminare i nemici della democrazia.

Vi invito ad agire. Lanciate con me questo appello di una vecchia canzone svizzera:

«Svegliati, svegliati, svegliati!

Svegliati, mia cara patria,

mio caro paese svizzero, svegliati!»

Ecco il solo modo di assicurarci un avvenire in sicurezza e in libertà.

Christoph Blocher
Christoph Blocher
ex-Consigliere nazionale Herrliberg (ZH)
 
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